Macerata lì 01/08/2007
Prot. 138/07
Agli iscritti allOrdine degli
Ingegneri della Provincia di
MACERATA
OGGETTO. Proposta di
Legge di iniziativa popolare Riforma dellOrdinamento delle Professioni
Intellettuali Raccolta di firme –
Illustri Colleghi,
Come ben sapete, con il
decreto Bersani, convertito in legge approvata nellagosto 2006, sono
state abolite le tariffe per le libere professioni. Il Governo ha
liberalizzato tutte le professioni intellettuali, considerate
particolarmente privilegiate, senza tener conto delle specifiche
competenze e caratteristiche di ogni categoria professionale.
In particolare, a seguito
delle vibrate proteste delle professioni, è stato presentato un DISEGNO
DI LEGGE, denominato Mastella (il Ministero della Giustizia è stato
sempre preposto al controllo delle cosiddette professioni protette), del
quale risultano firmatari ben altri 10 ministri, tra cui il secondo è
proprio Bersani.
Il Disegno di Legge è in
realtà una LEGGE DELEGA al Governo per il riordino delle professioni. La
procedura della Legge Delega viene giustificata dallampio potere
normativo da lasciare al Governo in materia così delicata. .In realtà
non riusciamo a capire perchè debba essere lasciata al solo Governo e
non al Parlamento tutto la legiferazione su una materia così
delicata, perché, a ragione di tale delicatezza, dovrebbero essere
almeno chiesti i contributi di tutti i rappresentanti dei cittadini.
Il Disegno di Legge Delega
prevede in sommi capi che non vi sia vincolo numerico allaccesso alle
libere professioni e vi sia libera concorrenza; è prevista la riduzione
degli ordini e la loro aggregazione per simili aree di interesse, il
controllo disciplinare da parte di soggetti esterni allOrdine,
il tirocinio obbligatorio per i nuovi iscritti, la creazione di
associazioni e di cooperative di professionisti. È prevista inoltre la
pubblicità, lassicurazione obbligatoria per tutti i professionisti e
soprattutto è previsto che il cliente debba conoscere in via
preventiva limporto della prestazione. Al Governo spetta inoltre
lindividuazione dei limiti massimi dei corrispettivi. Ricordiamo in
proposito che le nostre ormai vecchie tariffe erano minimi
inderogabili, compensi base, al di sotto dei quali non si sarebbe potuta
garantire la qualità della prestazione. Introducendo il concetto di
limite massimo fissato dal Governo, si appiattisce la nostra prestazione
e non si incentiva certo la volontà di dare un migliore prodotto. Non
dobbiamo inoltre sottovalutare i lunghissimi tempi che intercorrono tra
gli aggiornamenti delle tariffe, come la storia ci insegna (gli ultimi
aggiornamenti per i lavori privati risalgono al 1987).
Dato che come professionisti
non siamo riusciti a farci ricevere dal Governo (deve essere
unabitudine ormai consolidata in molti politici, considerato che anche
il Presidente della nostra Regione non ci vuol ricevere da ormai due
anni), il C.U.P. (Comitato Unitario delle Professioni), al quale il
nostro C.N.I. aderisce, ha proposto una soluzione drastica e
democraticamente rivoluzionaria per noi professionisti: la presentazione
di UNA LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE a titolo Riforma dellOrdinamento
delle professioni intellettuali.
Per portare una LEGGE DI
INIZIATIVA POPOLARE in Parlamento occorrono 50.000 firme di cittadini
italiani, da raccogliere con modalità statuite dalla legge, alla
presenza di funzionari di pubblica amministrazione o notai.
Gli Ordini e le professioni
che hanno aderito alla presentazione della LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE
sono ben 28, a riconferma che il disegno di legge Mastella-Bersani non è
gradito a molti.
La LEGGE DI INIZIATIVA
POPOLARE prevede la modernizzazione degli Ordini, il maggior controllo
amministrativo del Consiglio, la creazione delle associazioni senza
scopo di lucro con lintento di promuovere la crescita professionale
degli aderenti, la pubblicità, le assicurazioni obbligatorie.
Inoltre si stabilisce che le
questioni di carattere deontologico vengano giudicate da
professionisti nellambito della regione di appartenenza, ma soprattutto
si ristabiliscono le tariffe inderogabili.
Per noi, questultimo, è
senza dubbio il contenuto più importante di tutta la proposta di legge.
Non esiste in Italia un lavoro che non abbia tariffe di riferimento e/o
orientamento e la proposta di legge ristabilisce la nostra dignità
professionale.
Lattuale mancanza di
tariffe ha comportato che per gare relative a servizi di ingegneria,
nella nostra Regione, sono stati affidati incarichi con sconti del 73%
(! sic) rispetto alla tariffa per lavori pubblici 2001.
Qualche giorno fa alcuni
colleghi che intendevano partecipare alla gara di verifica sismica
dellOspedale di Torrette di Ancona, si sono visti proporre un compenso
così ridicolo che hanno abbandonato la visita dei luoghi e firmato un
documento di protesta nei confronti dellamministrazione proponente.
Ci piace sottolineare in
proposito che anche in questi ultimi giorni si sente tanto parlare di
sicurezza: ma la sicurezza, per conto della collettività, viene
assicurata proprio dalla nostra categoria professionale e non dovrebbe
essere scontata, come invece ci viene imposto dalla legge.
LAssemblea dei Presidenti
degli Ingegneri dItalia ha votato già nel marzo scorso ladesione della
nostra categoria alla raccolta di firme proposta dal C.U.P..
Il nostro C.N.I., a causa
del voto di Roma considerato valido o non valido in diversi giudizi, è
cambiato per ben 4 volte dal novembre del 2005. Se la lotta intestina
non ha certo giovato alla categoria, gli Ordini provinciali si sono
sempre adoperati, pur spalleggiando questa o quella lista, a rimarcare
la volontà di intraprendere atteggiamenti più decisi nei confronti del
Governo. Così sabato 9 giugno c.a. lAssemblea dei Presidenti ha
rinnovato al neo Presidente Stefanelli (eletto in aprile) la richiesta
al C.N.I. di continuare la politica di raccolta delle firme.
Il nuovo Presidente ha
tentato invano di dissuaderci perché:
– sembra che la
raccolta di firme faccia paura e non sia vista di buon occhio:
·
dal Governo, che vedrebbe
riconfermato il suo errore nel fare di tutta lerba un fascio;
·
dallopposizione, che si
vedrebbe comunque costretta ad affrontare argomenti che nel corso del
suo mandato non è riuscita a portare avanti ;
– sembra che il
nuovo Regolamento di Attuazione del Codice degli Appalti preveda
linderogabilità dei minimi tariffari (le pubbliche amministrazioni non
hanno direttive certe sullo sconto ammissibile in materia di incarichi);
– sembra che il
Direttore Generale del Ministero delle Infrastrutture sia stato
convocato al Quirinale per il problema della sicurezza nei cantieri;
– sembra insomma che
in questo momento di generale malcontento della popolazione, trattata
da evasore e non da corretto contribuente si stia ripensando ad
ammorbidire le disposizioni nei nostri confronti.
Per contro sembra che nel prossimo mese
di agosto (mese preferito dagli italiani per le ferie e dal Governo per
approvare legge e decreti) saranno presentati in Parlamento due decreti
contrari alla nostra categoria.
Ed allora, colleghi, non cè tempo da
perdere! Compatti a sottoscrivere la proposta di legge di iniziativa
popolare, cui sopra si è fatto cenno, unico strumento costituzionale
datoci, non potendo convincere i politici con le forme di protesta dei
taxisti che bloccano le città, dei giornalisti che oscurano
linformazione, degli avvocati che rallentano la giustizia, e dei medici
che complicano le attività ospedaliere.
Dato che le province sono poco più di 100,
per ottenere 50.000 firme occorrono mediamente 500 firme per provincia.
Sembrano poche, ma in realtà non bisogna sottovalutare che molte
province sono state istituite recentemente come i relativi ordini, che i
grandi ordini sono troppo distanti dagli iscritti per riuscire a
sensibilizzarli e che per essere veramente incisivi le firme dovrebbero
essere 500.000.
Bastano 50.000 mila firme per presentare
la proposta di legge; ma è estremamente necessario raccoglierne molte,
molte di più per dare un forte segno della forza della libera
professione che con ciò vuole e pretende essere ascoltata e tutelata.
Auspico che possiate e vogliate illustrare
la proposta di iniziativa popolare alle vostre famiglie ed ai vostri
collaboratori, a tutte le persone che si sono sacrificate perchè
potessimo esercitare la nostra professione, a tutte le persone che hanno
delle aspettative nei nostri confronti, che contano su di noi: tutti i
cittadini italiani infatti possono firmare.
Un qualsiasi lavoratore ha una tariffa e
è tutelato; noi ingegneri no?
In caso di contenzioso con il cliente, chi
potrà determinare il giusto compenso spettante al professionista? Sulla
scorta di quale base di riferimento?
La nostra attività deve
sottostare a leggi e regolamenti della Comunità Europea, dello Stato,
delle Regioni, delle Province e dei Comuni, per cui nellesercizio della
nostra professione non possiamo scegliere se derogare o meno da una
legge.Noi non possiamo permetterci un calcolo sismico scadente o
approssimato, un impianto non funzionante, un software o una rete
pasticciona, perché con la nostra firma rispondiamo civilmente e
penalmente del nostro operato.
Non possiamo farlo perché ci
occupiamo della sicurezza della collettività.
È giusto avere una tariffa
minima di base: solo in questo modo la collettività potrà scegliere, a
parità di costo della prestazione minima, il prodotto migliore, così
come avviene quando scegliamo un meccanico, un elettricista.
Spero di essere riuscito ad
illustrarVi le ragioni che ci hanno condotto alla richiesta di
presentazione della legge di iniziativa popolare. Sul sito del nostro
Ordine potrete trovare sia il testo del Disegno di Legge Delega
Mastella-Bersani che il testo della Riforma dellOrdinamento delle
professioni intellettuali proposta dal C.U.P., entrambi i documenti
sono consultabili allindirizzo
http://www.ordineingegnerimacerata.it/riforma_professioni.asp
I tempi per la raccolta delle firme sono
ristretti. Entro il 30 settembre 2007 i moduli con le firme raccolte,
debitamente validati dagli uffici elettorali, dovranno essere consegnati
al Centro di Coordinamento Regionale.
La raccolta delle firme, per la quale gli
Ingegneri sono caldamente invitati a voler contribuire, unitamente a
familiari, amici, colleghi e ogni cittadino elettore, è attivabile
presso la Segreteria di ogni Comune della provincia di Macerata nonché
a mezzo Colleghi Ingegneri, operazione questultima nella quale sono
impegnati :
Ing. Carlo Cingolani 347.3417792 , Ing.
Daniele Parigi 338.1537964 , Ing. Sandro Mecozzi 348.8578039 , Ing.
Corrado Paolucci 335.7433556 , Ing. Attilio Mogianesi 335.5336509 , Ing.
Floriano Passamonti 335.1263050 , Ing. Mario Francesco Brodolini
335.365103 , Ing. Fabio Massimo Eugeni 338.8222999 , Ing. Roberto Di
Girolamo 335.6394081.
Per Informazioni a riguardo rivolgersi
pertanto agli Ingegneri sopra indicati.
Comunico che si sta organizzando un
Comitato Interprofessionale Provinciale per allargare gli spazi di
manovra e coordinare al meglio tutta loperazione.
Sono sicuro che, indipendentemente
dallimpegno che le altre professioni metteranno nelloperazione
raccolta delle Firme, gli Ingegneri dellOrdine di Macerata
parteciperanno massicciamente alla raccolta delle firme per essere
finalmente progettistianche del loro, del nostro futuro.
Cordialmente
|
Il Presidente
( Dott. Ing. Carlo Cingolani ) |
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