FEDERAZIONE REGIONALE
DEGLI ORDINI DEGLI INGEGNERI DELLE MARCHE
LETTERA APERTA
Alle Segreterie Regionali dei Partiti
A tutti i Candidati Marchigiani al Parlamento
e p.c. A tutti gli Ordini degli Ingegneri dItalia
e p.c. A tutti gli Ordini delle altre Professioni
e p.c. A tutti gli iscritti
Premesso :
§
che gli Ingegneri sono portatori di una cultura tecnica e
scientifica di fondamentale importanza per la tutela degli interessi
generali del Paese;
§
che il mondo professionale italiano attende da anni un
forte segnale di rinnovamento che può provenire solo da nuovi e concreti
interventi di riforma del sistema ordinistico e dal recupero della
centralità delle professioni intellettuali nel processo di innalzamento
del livello di competitività del Paese;
§
che in Italia i professionisti iscritti agli ordini,
secondo il rapporto del CENSIS 2007, sono circa 2.300.000 e
costituiscono la terza forza economica e sociale del nostro paese, con
un indotto che complessivamente supera i 5 milioni e con un PIL annuo
generato del 13%;
§
che i professionisti hanno pertanto pieno diritto di
essere riconosciuti quale parte sociale a tutti gli effetti;
§
che lItalia si è posta come obiettivo quello di
primeggiare nelleconomia della conoscenza (vedi agenda LISBONA 2015
dellUE ) e che uno sviluppo economico di questo tipo non può avvenire
se non esaltando il ruolo delle professioni intellettuali;
Considerato:
§
che nella scorsa legislatura il Governo ha manifestato a
più riprese la propria ostilità nei confronti dei professionisti,
ritenuti potenziali evasori, un mero ostacolo alla libera concorrenza,
un costo, anziché un opportunità, per le imprese, e pertanto soggetti da
delegittimare;
§
che i temi dellistruzione, della ricerca,
dellinnovazione tecnologica e di conseguenza del mondo delle
professioni, sono completamente elusi nellattuale campagna elettorale;
Quanto sopra premesso e considerato:
Riteniamo che la riforma
del sistema professionale italiano, per la sua incidenza sui singoli
cittadini, sulle imprese, sulla sicurezza, sul terziario e sul sistema
economico, deve essere posta tra gli obiettivi principali nellazione
politica del prossimo esecutivo di Governo, con particolare riguardo
alla formazione continua, al rinnovamento delle modalità di accesso agli
ordini professionali, alle forme del tirocinio ed alle agevolazioni per
liniziale esercizio della professione.
Gli Ingegneri delle
Marche chiedono pertanto a tutte le forze politiche che si candidano
alla guida del Paese di:
1.
riconoscere, in modo netto ed univoco, che le libere professioni
rappresentano, attraverso lindipendenza di giudizio tecnico, uno dei
pilastri del pluralismo e pertanto assolvono in autonomia e libertà un
ruolo insostituibile di pubblico interesse;
2.
affermare che le libere professioni, per lelevato valore aggiunto delle
prestazioni, per le capacità di innovazione, per le potenzialità di
espansione e per lalto valore produttivo ed occupazionale,
rappresentano un punto di riferimento irrinunciabile del nostro sistema
economico-sociale;
3.
definire una riforma delle professioni che apra una nuova stagione per i
professionisti italiani, senza stravolgere la natura e lessenza
dellopera intellettuale, che deve continuare ad essere disciplinata da
regole tipiche, chiare e precise, nel rispetto delletica deontologica
posta a garanzia della qualità della vita e della sicurezza dei
cittadini;
4.
stabilire equi compensi a garanzia della qualità delle prestazioni e
nellinteresse della sicurezza della collettività;
5.
affermare la netta distinzione tra attività professionale e attività
dimpresa, secondo i principi di indipendenza, autonomia di giudizio
tecnico, con responsabilità diretta e personale del professionista.
Attendiamo una Vostra sollecita possibile adesione
alle nostre richieste per farne partecipi i nostri Iscritti.
|