N. 7/2007
Delegato Inarcassa Prov. di
Macerata
Dott. Ing. Brodolini
Mario-Francesco
Via
Veneri, 1 62019 Recanati (MC)
e-mail:
m.brodolini@fastnet.it
Che
democrazia cè in Inarcassa? Farò il doppio gioco?
Conguaglio anno 2006
Risolto il problema di cancellazioni ed iscrizioni a ripetizione.
Furbi attenzione.
Comitato Nazionale dei Delegati del 29-30 novembre
2007
– Comunicazioni del Presidente
– Bilancio di previsione 2008
– Revisione dello Statuto
Che democrazia cè in Inarcassa? Farò il doppio gioco?
Argomento che metto per primo, perché ritengo sia di
primaria importanza, ma che tratterò da ultimo assieme allargomento –
Revisione dello Statuto, cui rimando.
Conguaglio anno 2006
Via e-mail Inarcassa ha inviato (solo a chi
ha inar-box, e rinvio al mio comunicato n. 8/2006 di fine anno scorso,
oppure al sito di Inarcassa) una comunicazione massiva relativa ai conguagli
anno 2006 scadenti il 31.12.2007, con i dati relativi ad ogni iscritto.
Trattasi della prima comunicazione sul
conguaglio 2006, seguirà unaltra per posta normale, ed infine il MAV della
Banca Popolare di Sondrio.
Non venitemi a dire che non avete ricevuto la
comunicazione perché non ci credo più (in ogni caso non è una
giustificazione per non effettuare il pagamento – numero verde 800.248464 in
caso di smarrimento del MAV).
Risolto il problema di cancellazioni ed iscrizioni a
ripetizione. Furbi attenzione.
Largomento poteva andare tra le –
Comunicazioni del Presidente
ma preferisco trattarlo a parte in quanto di interesse
particolare.
Problema vecchio: il precario, assunto per un
periodo limitato (tipico il caso del supplente) comunica ad Inarcassa che
sono mutate le condizioni di iscrivibilità (in presenza di altra forma di
previdenza liscritto deve essere cancellato da Inarcassa) ma, finché non
gli viene comunicato il provvedimento, deve comportarsi come se fosse ancora
nella condizione precedente.
Quando arriva il provvedimento di
cancellazione poi (in genere passano mesi), capita spesso che sia terminato
il periodo di impiego, con conseguente ulteriore comunicazione di variazione
di status (con necessità di ulteriore provvedimento e così via).
Questo sfasamento faceva sì che in genere ci
si doveva comportare come liberi professionisti quando si era dipendenti, e
viceversa, con tutte le conseguenze negative del caso.
Con laiuto degli uffici di Inarcassa, che
confermavano che un eventuale ritardo sulla comunicazione che non avesse
comportato variazioni (né economiche, né di scadenze) non avrebbe comportato
sanzioni, consigliavo quanti mi si rivolgevano, di ritardare la
comunicazione di assunzione dopo il termine del periodo di lavoro
dipendente, effettuando ununica comunicazione di inizio e termine di
lavoro, in modo che con unico provvedimento Inarcassa potesse comunicare
cancellazione e reiscrizione, così che lo status in pratica non variava
(fatture fatte tutto con lo stesso criterio etc).
Cera lo scoglio dellanno solare per cui
consigliavo, a fine anno, di comunicare eventuali variazioni, con le
conseguenze predette.
Ora il Presidente ha comunicato che (già da
tempo, io lo so solo adesso) entro il 31 agosto di ogni anno si può fare
ununica comunicazione circa le variazioni di status precedenti.
In pratica si ha un anno a disposizione e con
un unica comunicazione si regolarizzano tutte le variazioni intervenute.
Che centrano i furbi in questa storia?
Qualcuno ha pensato bene di fare questo
ragionamento: dal momento che se si superano i minimi, ed è facile se
convenzionalmente si concentrano i redditi annuali in alcuni mesi, Inarcassa
pretende il totale, perché pagare per tutto lanno per vedersi riconoscere
lanzianità solo per alcuni mesi? Quindi, se si paga tutto, perché
comunicare la cancellazione?
Per la verità la domanda è seria e non si
capisce proprio linterpretazione degli uffici di Inarcassa, ma per pochi
mesi spesso si rinuncia ad intraprendere un contenzioso, costoso anche in
caso di vittoria, come si dice il gioco non vale la candela, ed Inarcassa lo
sà e sfrutta tale situazione,
Tornando al furbo, se paga tutto, non può
esservi penalità per la mancata cancellazione, con la speranza che
lanzianità venga poi riconosciuta per tutto lanno, non per alcuni mesi.
Furba la Cassa, furbo anchio.
Non sarà così, in quanto, quando si andranno
a fare i conti per la pensione, Inarcassa, collegata agli altri Enti
Previdenziali, scoprirà i periodi di sovrapposizione e li scarterà.
Ovvio che nel caso precedente (dovuto?) per
lintero anno solare nulla cambierà, tranne una minore anzianità rispetto a
quella che il furbo si attende (potrebbero esserci effetti negativi
imprevisti).
Qualcuno però, in condizioni diverse dal caso
precedente, effettua versamenti in eccesso, proprio per avere
(ipoteticamente) una maggiore anzianità; in questo caso, quando si faranno i
controlli, tolta lanzianità per sovrapposizione di periodi contributivi,
saranno restituiti i versamenti in eccesso, con decine di anni di ritardo e
senza interessi (furba Inarcassa, voi no, ma poi è giusto il comportamento
furbesco di Inarcassa?).
Comitato Nazionale dei Delegati del 29-30 novembre
2007
– Comunicazioni del Presidente
Premio IPE Awards …… e 4 (o 5, ho perso
i conti).
Vienna, 16 novembre 2007. Doppia lista
donore per Inarcassa agli Ipe Awards, i premi annuali ai migliori fondi
pensione europei. Il primo riconoscimento come miglior fondo italiano (che
Inarcassa si è aggiudicata superando in finale il fondo pensione Unicredit e
il fondo Mario Negri), e il secondo come miglior fondo europeo nella scelta
degli specialist investment
..
Leggetevi tutto lartico sul sito di
Inarcassa, questo è solo linizio.
http://www.inarcassa.it/ipe_2007.html
Gli iscritti ad Inarcassa, in barba a tutte
le previsioni precedenti, continuano ad aumentare al ritmo di 2.000 iscritti
al mese, e siamo già a 138.200, ed a fine anno saremo ai 140.000 iscritti,
una crescita spaventosa. Peccato che i redditi complessivi siano più o meno
costanti, come dire che la stessa torta va divisa in più persone, ed ogni
fetta è sempre più piccola.
Gli italiani diventeranno tutti architetti
o ingegneri? Impensabile. Allora prima o poi la crescita si fermerà e potrà
anche esserci linversione di tendenza. Inarcassa dovrà allora essere pronta
allinversione, e rimando al – Bilancio di previsione 2008.
Comitato Nazionale dei Delegati del 29-30 novembre
2007
– Bilancio di previsione 2008
Mi viene voglia di prendere un articolo di
anni precedenti, cambiare 4 cifre ed il gioco potrebbe errere fatto. In
effetti si sta continuando, come negli anni scorsi, ad alto livello, ma non
sono tutte rose e fiori almeno dal mio (e non solo dal mio) punto di vista.
Cito qualche passo del bilancio
a fronte
di un aumento del 2% dei pensionati nel 2007 e del 2,5% nel 2008 lonere
totale registrerà un incremento più che proporzionale stimato nellordine
del 7,2%.
Ed i pensionati aumenteranno, e la stima
cassa è chiara: il pensionato Inarcassa paga 1 e prende 3 confermando tanti
miei precedenti articoli (rimando ai commenti ai bilanci di previsione
precedenti, in genere lultimo comunicato di ogni anno), i numeri parlano.
Ancora, argomento Welfare, superamento
dello scalone introdotto dalla legge 243/2004
aumento dei contributi
della gestione separata presso lINPS, la cui aliquota dovrebbe passare
dallattuale 23% al 26% nel 2010 (aumento di un punto ogni anno) per i
soggetti senza altra copertura pensionistica obbligatoria, e dal 16 al 17%
dal 2008 per gli altri iscritti. In base alla Finanziaria 2007, dal 1°
gennaio di questanno la contribuzione a questa gestione è già aumentata,
senza alcuna gradualità, di ben 5 punti percentuali.
Oggi in Inarcassa si paga il 10%,
confrontate con le percentuali sopradette ed avrete il quadro, che continuo
a ripetere: oggi Inarcassa regala ai pensionati più del doppio di quanto
spetterebbe loro in base ai versamenti. Nessun patrimonio, per quanto ben
investito, può triplicare il valore base in alcuni decenni, per cui o la
bancarotta o provvedimenti che prima si prendono meglio è altrimenti
diventeranno sempre più urgenti (aumento dei contributi? aumento delletà
pensionabile? diminuzione del trattamento pensionistico?
. ce ne sono
tanti di possibili provvedimenti e la possibilità di combinarli tra loro che
si potrebbe non finire mai, ma occorre decidere).
Ancora Il consistente flusso di nuove
iscrizioni
in presenza di unaliquota contributiva di gran lunga inferiore
a quella di equilibrio, un aumento del debito previdenziale e nel lungo
periodo un progressivo aumento del numero delle persone e del relativo
onere.
Come dire che, nonostante lottimo
bilancio, le prospettive a lungo termine, se non si cambia, sono
catastrofiche. Cè tempo per intervenire, ma
chi ha tempo non aspetti
tempo.
Qualche numero:
pensioni 2006 totale n. 11.756 con onere di 207.064.000
, preconsuntivo 2007 totale n. 11.987 con onere di 220.782.000 e
previsione 2008 totale n. 12.286 con onere di 235.780.000
onere medio per pensione nel 2006 pari a 17.613 , onere
medio per pensione preconsuntivo 2007 pari a 18.418 e onere medio per
pensione previsione 2008 pari a 19.191
onere medio per nuova pensione nel 2006 pari a 20.333 ,
onere medio per nuova pensione preconsuntivo 2007 pari a 20.695 e onere
medio per nuova pensione previsione 2008 pari a 21.047
ogni commento è superfluo, i numeri
parlano.
Passiamo a note migliori
Patrimonio immobiliare al valore di mercato al 31.8.2007
pari ad 948.490.000
Patrimonio mobiliare, valore al 31.8.2007 pari ad
3.145.380.770
Rendimento medio del patrimonio nel quinquennio 2003-2007
pari al 3,91% netto da costi (tassazione compresa) ed inflazione.
Come al solito nel trimestrale Inarcassa vi
saranno tutte le informazioni in dettaglio.
Comitato Nazionale dei Delegati del 29-30 novembre
2007
– Revisione dello Statuto
Una modifica allo statuto comporta tempi
biblici (proposta di modifica esaminata dal CDA (Consiglio di
Amministrazione), dagli Uffici, avanzata al CND (Comitato Nazionale dei
Delegati) che ne discute, se del caso nomina un apposito CRS (Comitato
Ristretto Statuto) per lo studio, lapprofondimento e successiva relazione
al CND, ripresentazione della proposta rielaborata al CND che magari approva.
A questo punto la modifica viene inviata ai Ministeri Vigilanti (sono 3 i
Ministeri Vigilanti) che dopo vario tempo si pronunciano, magari richiedendo
modifiche che tornano al CND, quindi riapprovazione con modifiche e di nuovo
ai Ministeri Vigilanti per la definitiva approvazione ed entrata in vigore.
Facile capire come passino molti mesi se
non anni per una modifica statutaria.
Lo statuto conteneva, ed ancor oggi
contiene, un pò tutto, regolamenti compresi (ad esempio il regolamento
elettorale, tanto per rifarci al clima politico attuale) e nel tempo si è
visto che e conveniente separare i regolamenti (che non necessitano di
approvazione ministeriale se non in rarissimi casi) dallo statuto vero e
proprio.
Tanto è stato fatto (ad esempio il
regolamento elettorale oggi è separato dallo statuto) ma limpostazione è
vecchia per cui occorre rivisitare tutto lo statuto e contemporaneamente
porre mano tutti i regolamenti così che in futuro si possa gestire la cassa
in maniera molto più snella: modifiche statutarie da una parte, modifiche
regolamentari, molto più rapide, dallaltra.
Lo statuto è a buon punto, i regolamenti
meno ma, presto dovrebbero essere presentati al CND.
Che democrazia cè in Inarcassa? Farò il doppio gioco?
Parto proprio dallo statuto per una vecchia
questione che, con la scusa della revisione statutaria, viene subdolamente
riproposta, e vengo al nocciolo rammentando lattuale art. 19 dello statuto
Art. 19 –
Requisiti di onorabilità e professionalità
19.1
– La nomina
a componenti degli Organi di Inarcassa è subordinata al possesso dei
requisiti di onorabilità e professionalità.
Essi sono
considerati esistenti, attesa la disciplina in materia deontologica
esercitata dagli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti e la natura
dell’attività professionale, in presenza dell’iscrizione all’Albo
Professionale.
19.2
– Sono cause
di ineleggibilità o di decadenza dalla carica di Presidente o di componente
del Comitato Nazionale dei Delegati, del Consiglio di Amministrazione, della
Giunta Esecutiva o del Collegio dei Revisori dei Conti di Inarcassa:
a)
avere subìto negli ultimi cinque anni, quale conseguenza di un procedimento
disciplinare o penale, la sospensione dall’iscrizione all’Albo
Professionale;
b) avere subìto condanne definitive, ovvero aver patteggiato
la pena, per delitti non colposi punibili con pena detentiva;
c) essere
stato dichiarato responsabile verso Inarcassa con sentenza definitiva e non
aver ancora estinto il debito.
Tali punti, come da proposta del CRS, andrebbero così
modificati:
Art. 23 –
Onorabilità e norme di comportamento
23.1
– La nomina
a componenti degli Organi di Inarcassa è subordinata al possesso dei
requisiti di onorabilità. Essi sono considerati esistenti, attesa la
disciplina in materia deontologica esercitata dagli Ordini degli Ingegneri e
degli Architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori e la natura
dellattività professionale, in presenza delliscrizione allAlbo
Professionale.
23.2
– Sono cause
di ineleggibilità o di decadenza dalla carica di componente dellAssemblea
Nazionale dei Delegati, del Consiglio di Amministrazione, della Giunta
Esecutiva, di Presidente o del Collegio dei Sindaci di Inarcassa: a) avere
subito negli ultimi cinque anni, quale conseguenza di un procedimento
disciplinare o penale, la sospensione dalliscrizione allAlbo
Professionale; b) avere subito condanne anche di primo grado, se non già
annullate da sentenze di grado superiore, o aver patteggiato la pena per
delitti non colposi comportanti la pena detentiva superiore a due anni; c)
essere colpito da provvedimento considerato dallart. 2382 del Codice Civile
come causa di ineleggibilità o di decadenza di amministratori di società per
azioni; d) essere in lite giudiziale con Inarcassa.
..
Art. 24 –
Conflitto di interessi
24.1
– Qualora un
componente degli organi di Inarcassa si trovi direttamente o indirettamente
in situazioni che possano essere in contrasto con interessi di Inarcassa
deve darne comunicazione agli altri componenti ed astenersi da qualsiasi
attività istituzionale.
.
24.2
– E
annullabile la delibera che abbia recato un danno a Inarcassa presa con il
voto favovole e determinante del soggetto che abbia un interesse in
conflitto con quello di Inarcassa.
Che cè di strano? Apparentemente nulla, se
non il fatto che anziché snellire il testo viene appesantito.
Non può però sfuggire ad un lettore attento
che, se si vuole precisare, manca qualcosa.
Ecco allora la proposta del sottoscritto, con
modifica ancora apparentemete insignificante, cioè quella di aggiungere la
specifica di motivi strettamente personali, talché dovrebbe leggersi:
Art. 23 –
Onorabilità e norme di comportamento
23.1
–
. (idem
c. s.)
23.2
–
. (idem
c. s.) d) essere in lite giudiziale con Inarcassa per motivi
strettamente personali.
..
Art. 24 –
Conflitto di interessi
24.1
– Qualora un
componente degli organi di Inarcassa si trovi direttamente o indirettamente
in situazioni che possano essere in contrasto, per motivi
strettamente personali, con interessi di Inarcassa deve darne
comunicazione agli altri componenti ed astenersi da qualsiasi attività
istituzionale.
.
24.2
– E
annullabile la delibera che abbia recato un danno a Inarcassa presa con il
voto favovole e determinante del soggetto che abbia un interesse
strettamente personale in conflitto con quello di Inarcassa.
Che cè di strano? Nulla, proprio nulla, ma
la proposta del CRS al momento non è mutata.
Sono intervenuto allora in sede di CND per
illustrare verbalmente il motivo della precisazione: diverso è il caso del
contenzioso per interesse personale dal caso del contenzioso per interesse
generale, ed ho spiegato con il seguente esempio.
Se personalmente aprissi un contenzioso con
Inarcassa in quanto Inarcassa pretese il versamento dei contributi relativi
a tutte le mie fatture relative allanno 1986, a fronte del riconoscimento
di metà anno di anzianità circa (cioè da quando sono andato in pensione
anticipata), pur ritenendolo assolutamente ingiusto, posso comprendere di
non essere gradito, in quanto in lite per motivi personali, quindi di essere
emarginato in occasione delle decisioni in merito.
Per contro, se ritengo che una categoria di
iscritti ad Inarcassa, ad esempio i pensionati di altro ente, subisca dei
soprusi irrisolvibili nellambito di Inarcassa, e sia costretto per tale
motivo (in fin dei conti sono stato eletto quale delegato proprio con i voti
dei pensionati di altro ente che, volenti o nolenti sono oggi parte di
Inarcassa) a ricorrere al contenzioso (nellesempio ricorso collettivo al
TAR del Lazio del 12.11.2005 tuttora in essere) è basilare, democratico,
utile, consigliabile, fondamentale
.. (trovate tutti gli aggettivi che
volete) che io sia qui ad illustrare le motivazioni della categoria, per
trovare un punto di incontro che deve pur esserci, ed evitare, per quanto
possible, il ricorso al contenzioso, che è sempre un costo ed una sconfitta
per tutte le parti.
Non è possible che per una diversità di
opinioni si venga estromessi da Inarcassa sic et simpliciter.
Si sta perdendo il senso della Democrazia,
parola che vuol proprio indicare che il potere decisionale deve essere del
popolo tutto, non di una parte di esso, e pretendere di azzittire o
estromettere una minoranza, senza neppure volerla sentire, è quanto di più
antidemocratico possa esserci.
Eppure, dopo lintervento, non solo non ho
avuto consensi, se non dai pochi di minoranza come me, ma ho scatenato una
serie di interventi contrari, con ling. Losito (componente del CRS) in
testa, che si sono subito affannati a dire che non cé Ente che nel suo
statuto tolleri la presenza di chi abbia un qualsivoglia contenzioso,
indipendentemente dal fatto che sia personale o meno.
A tali colleghi posso tranquillamente
rispondere non solo di essere antidemocratici, ma anche di essersi poco
documentati. Una ricerca ad esempio, tra gli statuti delle varie casse di
previdenza privatizzate aderenti allAdEPP (Associazione degli Enti
Previdenziali Privati), porta a questo risultato:
– Statuto Forense e dei Veterinari, nulla si
dice circa tra le cause di ineleggibilità o di decadenza,
quindi in tale situazione chi ha una lite con
lEnte, che sia personale o meno, può tranquillamente far parte dellEnte, e
se tale fatto è consentito proprio dagli avvocati un significato cè ed è
più che autorevole.
– Statuto dei Farmacisti, Giornalisti,
Infermieri, Periti Industriali tra le cause di ineleggibilità o di decadenza
scrivono:
aver subito condanne definitive per delitti non
colposi comportanti la pena detentiva non inferiore a due anni
o
essere colpito da provvedimenti considerati dallarticolo 2382 del Codice
Civile come cause di ineleggibilità o di decadenza degli amministratori
delle società per azioni
o
componenti devono essere in possesso dei
requisiti di cui al quarto comma, lettera b), dellart. 1 del Decreto
legislativo 30.6.1994 n. 509
o
aver subito la sanzione della
sospensione disciplinare dallalbo per un periodo pari o superiore a sei
mesi
o
trovarsi nelle condizioni di cui allart. 2382 c.c., ovvero
essere stati sottoposti alle misure di prevenzione di cui alla legge 27
dicembre 1956, n. 1423 o della legge 31 maggio 1965, n. 575
o
subito
sanzioni disciplinari definitive più gravi della censura
o
si trovino
in stato di interdizione legale ovvero di interdizione temporanea dagli
uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese
o
siano
stati sottoposti a misure di prevenzione disposte ai sensi della legge 27
dicembre 1956, n. 1423 o dalla legge 31 maggio 1965, n. 575 e successive
modificazioni e/o integrazioni
o
siano stati condannati con sentenza
irrevocabile
reclusione per uno dei delitti previsti nel titolo XI del
libro V del codice civile e nel R.D.16 marzo 1942, n.267
o
reclusione
per un tempo non inferiore ad un anno per un delitto contro la pubblica
amministrazione, contro la fede pubblica, contro il patrimonio, contro
lordine pubblico, contro leconomia pubblica ovvero per un delitto in
materia tributaria
o
reclusione per un tempo non inferiore a due anni
per qualunque delitto non colposo
più o meno si scrive, in un modo o
nellaltro, quanto oggi in essere nello statuto Inarcassa: quindi ancora in
tale situazione chi ha una lite con lEnte, che sia personale o meno, può
tranquillamente far parte dellEnte, a meno che il contenzioso non abbia
portato ad una sentenza definitiva ed il condannato non abbia regolarizzato
la sua personale posizione nei termini prescritti.
– Statuto del Notariato, dei Dottori
commercialisti, dei Consulenti del Lavoro tra le cause di ineleggibilità o
di decadenza scrivono
essere controparte della Cassa in giudizi pendenti
o
essere in lite giudiziale con la Cassa
o
pendenza di giudizi
nei confronti dellEnte
ed in questo caso la limitazione cé, ma va
interpretata.
Ovvio che Losito & C. (non me ne voglia
ling. Losito per la frequente citazione, tanto più che a suo tempo ha avuto
anche il mio voto) interpreteranno letteralmente
essere in lite
giudiziale con la Cassa
non è equivocabile e porta allesclusione, ma chi
ama approfondire un pò avrà quanto meno il dubbio della genericità della
frase.
Non è chiarito se il riferimento sia ad una
lite personale o meno, quindi il problema, a mio parere, non è stato posto,
ed occorrerebbe porre il quesito allEnte per conoscerne il comportamento
nel caso prospettato di contenzioso personale o di categoria.
Daltra parte in assenza di chiare direttive
non ci si può che rifare al Codice Civile che Degli amministratori in
merito recita (art. 2382):
Cause di ineleggibilità e di decadenza.
Non può essere nominato amministratore, e se nominato decade dal suo
ufficio, linterdetto, linabilitato (414 e seguente), il fallito, o chi è
stato condannato ad una pena che importa linterdizione, anche temporanea,
dai pubblici uffici o lincapacità ad esercitare uffici direttivi (2641).
Quindi nulla questio. Leleggibilità è
sancita dal C.C. e non vi è decadenza.
Mi sembra già di sentire
e il conflitto di
interessi dove lo mettiamo?
Ed ancora la parola al Codice Civile che in
merito recita (art. 2391):
Conflitto dinteressi. Lamministratore,
che in una determinata operazione ha, per conto proprio o di terzi,
interesse in conflitto con quello della società, deve darne notizia agli
altri amministratori e al collegio sindacale, e deve astenersi dal
partecipare alle deliberazioni riguardanti loperazione stessa (1394, 2631).
In caso dinosservanza, lamministratore risponde delle perdite che siano
derivate alla società dal compimento delloperazione. La deliberazione del
consiglio, qualora possa recare danno alla società, può, entro tre mesi
dalla sua data (2964 e seguenti), essere impugnata dagli amministratori
assenti o dissenzienti e dai sindaci se, senza il voto dellamministratore
che doveva astenersi, non si sarebbe raggiunta la maggioranza richiesta. In
ogni caso sono salvi i diritti acquistati in buona fede dai terzi in base ad
atti compiuti in esecuzione della deliberazione (att 2091).
Ancora il C. C. è chiaro riferendosi ad una
determinata operazione
per conto proprio o di terzi, interesse in
conflitto con quello della società
deve astenersi dal partecipare
quindi la limitazione è solo per quel singolo caso, e riferendomi ancora
allesempio citato (ricorso collettivo al TAR del Lazio del 12.11.2005
tuttora in essere) mi sono astenuto in tutte le votazioni relative (vedansi
verbali).
Ancora quindi nulla question. Lunica
limitazione si ha in determinate operazioni e nullaltro, quindi ritengo la
mia richiesta non solo legittima, ma doverosa ed incontrovertibile.
E però noto che non cè peggior sordo di chi
non vuol sentire, e quindi è probabile che democraticamente facendo
sfacciatamente gli interessi degli iscritti di serie A (non mi sto a
ripetere) che hanno una rappresentanza di oltre il 95% in seno al CND si
passi a votazioni dal risultato scontato.
Che fare allora? Ricorrere ai Ministeri
Vigilanti che in più occasioni hanno dimostrato di non prendere in
considerazione ricorsi del genere? Impugnare lo statuto per vie legali?
Forti dello statuto il sottoscritto sarebbe
ipso facto democraticamente estromesso da Inarcassa (la parodia dei
cannibali me la riservo per una prossima occasione) in quanto in lite
giudiziale.
Ecco allora la vergognosa soluzione
propostami da alcuni colleghi: tu esci da tutti i contenziosi con Inarcassa
e resti allinterno in modo da non essere escluso dalle informative, alle
azioni legali ci pensiamo noi dallesterno!
Non è nella mia natura, ma sono costretto a
chiedere a chi mi ha votato, come vuole che mi comporti, se come Don
Chisciotte o come 007.
Attendo risposte e nel frattempo, dandovi
appuntamento al 2008 vi auguro Buone Feste.
BRODOLINI
MARIO-FRANCESCO
DELEGATO INARCASSA PER LA
PROVINCIA DI MACERATA
N.B. larticolo riflette la sola
opinione dellautore, non di Inarcassa o altri.
|