DELEGATO INARCASSA PROV. DI MACERATA
DOTT. ING. BRODOLINI MARIO-FRANCESCO
VIA VENIERI N.
1 62019 RECANATI (MC)
TEL/FAX/Q 071981237
E-MAIL: m.brodolini@fastnet.it
Comitato Nazionale dei Delegati del
31/5-1/6.2005
– Relazione del Presidente
– Bilancio consuntivo 2004
– Bilancio tecnico attuariale 2003
– Indennità di maternità
– Totalizzazione: regolamento di attuazione
Elezioni del nuovo Comitato
Nazionale dei Delegati
– Commento ai risultati
– Insediamento del nuovo C.N.D.
Dichiarazione telematica
Inarcassa
– Abilitazione dei Consulenti Fiscali allinvio
Certificazione di Qualità ISO
9001:2000 ad Inarcassa
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Comitato Nazionale dei Delegati del
31/5-1/6.2005
– Relazione del Presidente
Breve ma concisa ed esauriente come al solito la relazione del
Presidente ci aggiorna delle ultime novità, quasi tutte positive.
I Ministeri Vigilanti ha recepito le osservazioni di Inarcassa
affinché tutti gli Enti Previdenziali Privati presentino il bilancio in
forme tra loro confrontabili. Ad esempio per tutti gli enti si ipotizza, per
il bilancio di previsione, un rendimento dei capitali in essere nella misura
del 2,5% (Inarcassa aveva ipotizzato un prudenziale 2%) e tale fatto,
assieme ad altre ipotesi, si rifletterà sul bilancio tecnico, con effetti
positivi. In effetti non è che il bilancio tecnico migliori per le ipotesi
di base, ma una serie di ipotesi confrontabili renderà confrontabili anche i
bilanci, senza trucchi (almeno si spera). Tra laltro il nostro Presidente è
stato nominato capo coordinatore di una commissione di tre presidenti che
vigileranno sulla corretta applicazione di quanto sopra.
Anche lipotesi prospettata da Inarcassa di una forma previdenziale
mista (contro quella a contribuzione semplice caldeggiata dai Ministeri)
sembra farsi strada, quanto meno i Ministri Brambilla e Treu si sono
espressi in tal senso. Si apre così uno spiraglio sulle pensioni degli
attuali giovani che altrimenti diverrebbero pensioni da fame.
Riguardo i rapporti Cassa Iscritti si è raggiunto un accordo con la
Banca Popolare di Sondrio per la nuova gestione del Call Center. Lattuale
gestione diretta tramite impiegati cassa presenta pesanti limitazioni (la
massima efficienza del Call Center si ha nelle prime ore del mattino, quando
gli studi professionali sono in genere chiusi, per contro il Call Center non
è attivo il pomeriggio, quando la richiesta sarebbe elevata. La gestione
tramite operatori esterni della Banca Popolare di Sondrio dovrebbe
consentire di risolvere il problema con il nuovo anno. Ad oggi è in
formazione presso Inarcassa un primo gruppo di 11 laureati, un secondo
modulo di 30 persone sarà presto in formazione in modo da poter rendere
disponibile il massimo del personale nei periodi di maggiore richiesta.
Speriamo bene perché, nonostante gli sforzi, i rapporti Iscritti – impiegati
di Inarcassa sono critici, con incomprensioni, informazioni non chiare se
non addirittura errate etc. (il sottoscritto è testimone di vari casi anche
nella nostra Provincia). Gli utenti sono pregati, nellinteresse comune, di
segnalare, una volta che il servizio sarà divenuto anche pomeridiano,
eventuali disfunzioni (anche al sottoscritto) affinché possano prendersi
eventuali provvedimenti correttivi.
Presto, almeno per le pratiche più semplici, sarà possibile seguire
liter delle stesse tramite Inarcassa On line. Chiunque, tramite la sua
password, potrà accedere alle informazioni che lo riguardano e controllare
passo passo lavanzamento della sua pratica. Il programma è in fase avanzata
ed entro lanno sarà attivo (se va bene potrebbe essere attivo già a
settembre).
La riforma dellart. 40 (prestazione previdenziale contributiva al
posto della restituzione dei contributi per chi non raggiunge unanzianità
minima per la pensione effettiva) ed esclusione dallobbligo di iscrizione
dei pensionati di altro ente sarebbero in dirittura darrivo (mancherebbe
solo la firma sul decreto) e ciò nonostante il ricorso del sottoscritto
(16.6.2004 vedansi comunicazioni del giugno 2004). La speranza è lultima a
morire e confido ancora che i Ministeri si accorgano dellenorme ingiustizia
di una norma, inconcepibilmente retroattiva, che con una leggerezza
incredibile imporrebbe il contributivo proprio ora che da tutte le parti,
Inarcassa in primis, si sostiene linadeguatezza di tale sistema.
Un pò di numeri appuntati rapidamente (spero siano corretti)
– in 5 mesi si è passati da 41.300 a 43.800 PIN (codici di accesso)
raggiungendo in pratica la quota di un terzo di iscritti collegati on line
– il n° di carte di credito (gratuite per sempre) è passato da 6055 al 31/1
a 6929 al 27/3 (oltre il 12% in più in meno di 2 mesi); con tali carte sono
stati effettuati pagamenti per 1.500.000 di euro contro un analogo
riferimento di 500.000 euro (triplicato il volume di danaro e quasi
quintuplicato il n. di operazioni)
– finanziamenti agli iscritti che passano da 400.000 a 2.500.000 di euro
(211 nuovi finanziamenti con 76 rinunce e 29 pratiche in corso)
– Bilancio consuntivo 2004
Riporto le notizie che ritengo più interessanti (certamente sul
prossimo numero del notiziario si potranno avere molti più dati); per chi
fosse interessate posso dare in visione la mia copia del bilancio (conservo
i bilanci completi consuntivi, preventivi etc. degli ultimi dieci anni).
Ancora un ottimo bilancio ove lavanzo economico previsto in
328.787.000 è effettivamente diventato di 360.911.000 euro anche a causa
dellulteriore aumento degli iscritti (+8,5%) che ora sono in n. di 115.126
(+9.052 unità) di cui oltre il 56% architetti e meno del 44% ingegneri.
Il reddito medio (siamo in clima di dichiarazione dei redditi, GERICO
etc) nel 2003 era, per i maschi di 39.907 euro per gli ingeneri, e di 28.570
euro per gli architetti, mentre per le femmine tare reddito medio scende
rispettivamente a 20.018 e 15.579.
Trentino Alto Adige e Valle dAosta presentano i migliori redditi
medi superiori ai 40.000 euro pro capite, seguono con redditi tra 40.000 e
35.000 euro pro capite Lombardia, Emilia Romagna e Marche, poi tra 35.000 e
33.000 euro pro capite Piemonte, Liguria, Friuli V. Giulia, Toscana ed
Umbria etc. sino ad arrivare ai minimi tra 20.000 e 15.000 euro pro capite
di Campania, Basilicata e Calabria.
Il patrimonio netto è divenuto di euro 2.976.230.077 (+13,8% rispetto
lanno precedente, +56% rispetto lanno 2.000, con un aumento medio annuo
del 14% ed un rendimento medio del capitale del 4,13%)
Sono stati acquistati immobili per 90.181.200 euro
Rapporto iscritti pensionati pari a 10,1
Tasso di copertura (percentuale della prestazione previdenziale media
coperta dal contributo soggettivo medio) 16,2% (era il 17,2%; nel lungo
periodo si dovrà arrivare a tassi di copertura del 100% ed oltre)
Onere per le pensioni che si incrementa del 7,7% (2,5% per laumento
dei pensionati, 5,1% per laumento del trattamento medio, 0,1% per nuove
pensioni di nuovi importi).
Tasso di sostituzione (rapporto tra prima pensione ed ultimo reddito
utile) pari al 95,3% per le pensioni di vecchiaia
Indennità di maternità in aumento del 16,1% rispetto lanno
precedente (8.002.000 euro per 1484 prestazioni, con prestazione media di
5.440 euro).
Personale dipendente n. 237 unità
Veniamo alle parti meno piacevoli
Sanzioni contributive 19.082.000 (erano 29.256.000 lanno 2003 quindi
in calo di 10.174.000 euro, interessi a parte) in diminuzione ma ancora
troppo elevate, segno evidente di un sistema sanzionatorio troppo aspro e
gestito ancora in maniera insufficiente.
Contenzioso: si sono avuti 1.200 nuovi ricorsi (erano 981 lanno
precedente) a conferma di quanto sopra.
Si sono definite 1.512 posizioni (erano 860 lanno precedente) di cui
653 con accoglimento dufficio (cioè lufficio, sua sponte, ammette che nel
50% dei casi i ricorrenti hanno ragione) contro 14 rigetti dufficio e 9
rinunce degli interessati (numeri ancora a riprova di quanto sopra).
In conclusione il bilancio è stato approvato con 699 voti a favore, 2
contrari e 7 astenuti.
– Bilancio tecnico attuariale al 31.12.2003
Come noto, per legge, tale bilancio dovrebbe prevedere levoluzione
economica di Inarcassa per i prossimi 40 anni.
E di tutta evidenza che cambiare di un soffio le ipotesi iniziali
sconvolge i risultati finali in un senso o nellaltro.
Già si è detto della redditività del patrimonio che, se ipotizzata al
2% o al 2,5% incide per molti anni di sopravvivenza della cassa.
In questo caso, per uniformità di bilanci (vedi allinizio) Inarcassa
ha assunto, tra laltro, le tavole di mortalità Istat 2002 (al posto delle
RG 48 precedenti) il che accorcia (convenzionalmente) la vita media degli
iscritti migliorando il bilancio predetto; vige il proverbio mors tua, vita
mea meno si sopravvive meno pensioni e prestazioni vengono erogate, più a
lungo vive la cassa.
Il Dr. Orru e la D.ssa Morgante hanno illustrato tale bilancio che
sposa alcune ipotesi e non altre (al solito il risultato finale cambia e di
molto), ne cito alcune:
– Si dà per scontata lapprovazione Ministeriale (oggi non ancora
formalizzata) dellapprovazione della modifica dellart. 40, ed anche questo
contribuisce ad allungare, e di molto, lipotetica vita della cassa. A costo
di ripetermi tale modifica impone agli iscritti, al posto della restituzione
dei contributi, una mini (veramente mini) pensione calcolata col metodo
contributivo. A conti fatti, confermati da tutte le parti, una pensione
calcolata col metodo contributivo produce rendite pari ad 1/3 – 1/4 di
quelle calcolate col metodo retributivo. In pratica chi (buon per lui) può
impegnare presso Inarcassa i suoi soldi presso col sistema retributivo, se
investe 100 riceverà 200, chi impegna presso Inarcassa i suoi soldi col
metodo contributivo, se investe 100 riceverà 50. Checché se ne dica chi può
investire col retributivo è un privilegiato (avrà avuto almeno 30-35 anni di
buona salute in Inarcassa e vedrà quanto meno raddoppiati, se non triplicati
i suoi soldi), chi è costretto al contributivo è uno svantaggiato (in quanto
non avrà, suo malgrado, potuto contribuire con meno di 30-35 anni potendo
contare su un ritorno economico pari alla metà od un terzo del versato). Dal
momento che nessuno è così scemo da giocare sul rosso su una roulette ove
puntando 100 si ottiene, in caso di vincita, 50, e nessuno è altrettanto
scemo da non giocare sul rosso su una roulette ove puntando 100 si ottiene,
in caso di vincita, 200, è evidente che qualcosa nel sistema non va (chi
gioca 100 contro 50 è obbligato a farlo, chi gioca 100 contro 200 è
stimolato a farlo, ma ciò non significa che il metodo sia giusto); in un
certo senso Inarcassa si comporta come un Robin Hood alla rovescia che ruba
ai poveri per dare ai ricchi…………… . Se è vero che con lart. 40,
così come modificato, nessuno sarà, dora in poi, più costretto a giocare
100 contro 50 alla roulette Inarcassa (se la dovrà comunque vedere con INPS
INPDAP etc. ), è però altrettanto vero che, stante così le cose, la modifica
dellart. 40 è congegnata in maniera che Inarcassa non pagherà più neppure i
50 (se non per un transitorio di tre anni), versando pochi spiccioli per
volta. Vige sempre il proverbio mors tua, vita mea per cui più liscritto
è maltrattato, più si allunga la vita della cassa.
Ipotesi contraria per la modifica richiesta del contributo
integrativo dal 2 al 4%. Dato che il Ministero non sembra intenzionato a
concedere tale modifica se non a fronte di un vero e proprio passaggio al
sistema contributivo, cosa che Inarcassa non ha intenzione di fare nei
confronti dei suoi iscritti di serie A (per quelli di serie B lo si fa
tranquillamente), si è ipotizzata la mancata approvazione (in questo caso la
vita della cassa si accorcia, ma si riempiono le tasche dei professionisti
di serie A.
Ipotizzando ipotizzando …. ad esempio che gli iscritti aumentino
sino a 130.000 gradualmente sino al 2010 per poi stabilizzarsi su tale
numero ….. che il reddito medio sia di ….. che le femmine rispetto ai
maschi aumentino di circa un 1 % ….. che il tasso di inflazione si
stabilizzi al 2% …… che il tasso nominale di rendimento del patrimonio
sia superiore di due volte e mezzo il tasso di infrazione (2,45%) ……
che …… che …… che …… che ……. si arriva alla conclusione
che
– il saldo previdenziale sarebbe positivo sino a tutto il 2024 compreso,
– il saldo corrente sarebbe positivo sino a tutto il 2031 compreso,
– il patrimonio sarebbe positivo sino al 2043
– il rapporto patrimonio/pensioni crescerebbe sino al 2011 e sarebbe in
diminuzione, ma comunque positivo sino al 2043
– il rapporto patrimonio/riserva legale crescerebbe sino al 2025 e sarebbe
in diminuzione, ma comunque positivo sino al 2036
– il rapporto patrimonio/pensioni 1994 crescerebbe sino al 2031 e sarebbe in
diminuzione, ma comunque positivo sino al 2043 ……
Questi numeri paragonati con gli analoghi prodotti in bilanci
precedenti, spostano molto in avanti la vita della cassa, ma, ripeto, non si
sono fatti miracoli, si sono semplicemente assunte diverse ipotesi iniziali.
Di fatto Inarcassa ha parecchi anni di positività in vista e può con
la dovuta calma e cautele prendere tutti quei provvedimenti che possono
portare ad naturale equilibrio che, per natura, dovrà sempre essere
dinamico.
Le prossime DICH. (dichiarazioni da fare alla cassa a breve)
conterranno una richiesta di dati (facoltativa data la privacy) ma che
potranno chiarire alla cassa molte delle ipotesi prese un pò a caso nel
bilancio tecnico. Un esempio: si è assunta la famiglia italiana media, ma è
noto che la famiglia del professionista (ingegnere o architetto) non
coincide con la famiglia italiana media; conoscere le composizioni dei
nuclei familiari potrà affinare le ipotesi di partenza ed il bilancio
tecnico potrà in seguito essere più preciso. Idem per tutte quelle
situazioni in cui si fa riferimento a dati generali nazionali ovviamente
meno indicativi dei dati specifici dei professionisti.
– Indennità di maternità
Lanno prossimo paradossalmente lindennità di maternità potrebbe diminuire
(a fronte di maggiori prestazioni), in quanto Inarcassa, essendo variate
alcune condizioni, potrebbe accettare il contributo statale in materia. Si
rammenta che da sempre Inarcassa ha rifiutato tale contributo in quanto dava
lopportunità ai Ministeri di interferire con gli affari interni delle
casse, potenzialmente limitandone e condizionandone lautonomia.
– Totalizzazione: regolamento di attuazione
chi vuole i riferimenti normativi può collegarsi al sito
www.inarcassa.it/contributi/totalizzazione/html
Mancando i regolamenti di attuazione da emanare entro un anno dalla legge n.
243 del 23/08/2004 Delega per la riforma del sistema previdenziale,
pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 21/09/2004 sembrava scontato un
rinvio, ma il presidente del comitato totalizzazione faceva notare come,
anche in assenza del regolamento, la legge (23/12/2000 allart.71) operasse,
facendo riferimento al sistema in essere presso la Cassa ove si chiedeva di
totalizzare, con un notevole onere per Inarcassa, dato il sistema
retributivo esistente. Occorreva quindi far presto ad approvare il
regolamento per stabilire un criterio di totalizzazione.
Di criteri ne erano stati proposti vari (ADEPP, Lineare, progressivo e
contributivo, questultimo il meno oneroso per Inarcassa).
Per dare unidea della dimensione economica del fenomeno il metodo lineare
impegnerebbe la cassa per 3.014.000.000 euro, il progressivo per
2.064.000.000 euro, il contributivo per 1.731.000.000 euro, ed il maggior
onere rispetto al contributivo sarebbe di 1.283.000.000 euro nel primo case
e 872.000.000 euro nel secondo.
Per coprire tale maggiore esborso (1.283.000.000 o 872.000.000 euro)
occorrerebbe un aumento dellaiquota contributiva del 2,2% o del 1.6% (cioé
lattuale aliquota del 10% dovrebbe diventare il 12,2% oppure 11,6%). Resta
comunque il fatto che anche il contributivo impegrerà economicamente la
Cassa, per cui non sono esclusi dei correttivi.
Per porre un freno alla possibile emorragia di fondi veniva approvato il
contributivo (il meno oneroso per Inarcassa) anche se tale sistema è
chiaramente penalizzante per gli interessati. Daltra parte in una cassa in
cui già vi sono figli (che godono del contributivo) e figliastri (costretti
al retributivo) andare a creare delle figure intermedie, in una fase in cui
la legislazione non è ancora chiara, sarebbe stato un assurdo. Ci sarà tempo
per riorganizzare tutta la materia.
In merito, data lassenza di proposte, il sottoscritto ne ha lanciata una
che dovrebbe evitare i figli e figliastri, proposta semplice a dirsi (la
realizzazione è unaltra cosa): retributivo per tutti sino ai 65 anni di età
(età pensionabile) retributivo per tutti oltre i 65 anni.
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Elezioni del nuovo Comitato
Nazionale dei Delegati
– Commento ai risultati
Cercherò di essere breve dato che mi sono dilungato già
abbastanza.
Per i risultati rinvio senzaltro al sito di Inarcassa
www.inarcassa.it
ove è pubblicata la composizione del nuovo C.N.D.
Nel prossimo quinquennio occorrerà rivedere il pur recente
regolamento elettorale che ha consentito lelezione di delegati con soli 3 o
4 voti teorici, escludendone altri che pur avevano raccolto centinaia se non
migliaia di voti (non sarà dato saperlo) per mancanza di quorum.
Butto ancora là una proposta: elezione del delegato/i
provinciale/i ove lOrdine abbia almeno un certo numero di iscritti (per
esempio almeno 500), accorpamento di più Ordini con criterio di vicinanza in
modo che la somma degli iscritti raggiunga il numero stabilito (per esempio
almeno 500). Il criterio di vicinanza potrebbe essere stabilito dufficio da
Inarcassa, con possibilità di modifica per espressa volontà dei Consigli
degli Ordini.
Un esempio potrebbe chiarire: gli ingegneri di Macerata non
raggiungendo il n. di 500 potrebbero essere dufficio accorpati con gli
architetti di Macerata (un unico delegato), ma gli interessati potrebbero
magari accordarsi affiché gli ingegneri di Macerata si uniscano a quelli di
Fermo (almeno 500 in totale) e gli architetti di Macerata si uniscano a
quelli di Fermo (almeno 500 in totale).
– Insediamento del nuovo C.N.D.
La prima riunione del nuovo C.N.D. è prevista in Roma nei
giorni 23-24 giugno, quindi do un appuntamento a breve per le notizie
relative.
I numeri del nuovo C.N.D.
In totale 219 delegati di cui 64 neoeletti (108 architetti di cui 33
neoeletti in rappresentanza di 50411 architetti e 111 ingegneri di cui 31
neoeletti in rappresentanza di 50026 ingegneri) età media 56 anni; 4
delegati con età inferiore a 35 anni, 49 età compresa fra 36 e 50, 140 fra
51 e 65, 23 fra 66 ed 80, 3 delegati con più di 80 anni; 110 Province (7 neo
Province: Barletta-Andria-Trani; Carbonia-Iglesias; Fermo; Monza-Brianza;
Medio Campidano; Ogliastra; Olbia-Tempio); Lombardia 23 delegati, Toscana
19, Emilia R. e Sicilia 18, Piemonte 17, Sardegna 16, Veneto 14, Puglia 12,
Calabria, Campania, Lazio e Marche 10, Abruzzo, Friuli V.G. e Liguria 8,
Basilicata, Molise,Trentino A.A. e Umbria 4, Valle DAosta 2 delegati.
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Dichiarazione telematica
Inarcassa
– Abilitazione dei Consulenti Fiscali allinvio
Inarcassa rende noto che, da questanno, gli utenti di
Inarcassa On line (vedansi anche precedenti comunicazioni del marzo 2004,
del giugno 2004 e del marzo 2005) potranno delegare i propri Consulenti
Fiscali (art.3 comma 3 DPR 322/98) a presentare per loro conto le
cosiddette DICH. – dichiarazioni ad Inarcassa dei redditi e volumi di
affari.
Le scadenze pertanto vengono così ampliate
31 agosto Dichiarazione (cosiddetta Dich.) per l’anno 2005
modello cartaceo
31 ottobre Dichiarazione (cosiddetta Dich.) per l’anno 2005
per via telematica tramite Inarcassa on
line
(in alternativa vedasi 31/08) anche
tramite
Consulente Fiscale
31 dicembre eventuali rettifiche sui dati trasmessi
Si rammenta che oltre gli adempimenti già previsti (vedansi precedenti
comunicazioni citate) occorre che il Consulente Fiscale sia in possesso
della firma digitale, sia un soggetto abilitato alle dichiarazioni fiscali,
sia stato incaricato alle trasmissioni tramite delega elettronica, per cui
occorre attivarsi con un anticipo di oltre un mese dalle scadenze per poter
rientrare nei termini.
Il Consulente Fiscale avrà accesso ad una sua area personale in Inarcassa On
line ove rendere ed archiviare le dichiarazioni dei suoi assistiti.
Dal prossimo 20.6.2005 informazioni ed approfondimenti saranno disponibili
su Inarcassa On line sul sito www.inarcassa.it
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Certificazione di Qualità ISO
9001:2000 ad Inarcassa
Ottenuta riguardo alle attività svolte dallUfficio di Segreteria per
lassistenza e il supporto agli Organi dInarcassa e lattività
istituzionale, la certificazione di Qualità ISO 9001:2000. Il Bureau Veritas
Quality International ha esaminato il sistema organizzativo, integrato dal
processo informativo e dinnovazione tecnologica, per garantire servizi più
rapidi, efficienti e soddisfacenti.
BRODOLINI MARIO-FRANCESCO
DELEGATO INARCASSA PER LA PROVINCIA DI MACERATA
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